Giorno della Memoria 2022: dal 27 al 30 gennaio il programma delle iniziative.

Come sapete, La Casa della Memoria è nata per far rivivere l’ex Campo di Prigionia di Servigliano e gli eventi che direttamente o indirettamente hanno interessato il territorio fermano, soprattutto con l’obiettivo di educare i più giovani ai valori della pace, della democrazia e della solidarietà. Per questo, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, anche quest’anno, per il Giorno della Memoria, abbiamo fortemente voluto organizzare delle iniziative dedicate in particolare alle scuole.

Il 27 gennaio inizieremo la mattinata di fronte all’ex stazione di Servigliano con una commemorazione pubblica, in diretta sulla nostra pagina Facebook,  dei 31 deportati ad Auschwitz partiti da Servigliano. Alle 11 gli studenti del Liceo Classico Annibal Caro e del Liceo delle Scienze Umane di Fermo, alla presenza del Prefetto di Fermo Vincenza Filippi, parteciperanno ad una lezione online dal titolo “La memoria, l’ebraismo e l’antisemitismo in Italia e nelle Marche” curata da Paolo Giunta La Spada, nostro direttore scientifico, che commenta:

“Ad ogni Giornata della Memoria tutti esprimono cordoglio e orrore per quanto accaduto, ma troppo spesso dimenticano di dire che quanto accaduto è stato causato da ideologie ben precise come il nazismo in Germania e il fascismo in Italia e che il “brodo sub-culturale” che ha aiutato il nazismo e il fascismo ad emergere è stato il razzismo, e che il razzismo è presente nella nostra storia. Non si può pensare di comprendere la Shoah senza capire i presupposti ideologici e sociali  che portano a sistemi dittatoriali o a sistemi di pensiero senza libertà. L’infame progetto dell’eliminazione degli ebrei venne deciso e concretizzato dalla Germania nazista nel corso della Seconda Guerra Mondiale e, in Italia, trovò piena collaborazione nel regime fascista e nei suoi sostenitori, i fascisti.

Shoah è un vocabolo ebraico che significa catastrofe, distruzione. Esso è sempre più utilizzato per definire l’attuazione del progetto nazista e fascista di sistematica uccisione dell’intera popolazione ebraica. Tale progetto venne attuato con la collaborazione parziale o totale dei governi o dei movimenti politici fascisti. Venne interrotto dalla vittoria militare dell’Alleanza degli Stati antifascisti e dei movimenti della Resistenza. Se invece i vincitori fossero stati la Germania nazista, l’Italia fascista, la Francia di Vichy, la Croazia degli ustascia non un solo ebreo sarebbe rimasto in vita nei territori occupati. Non dimentichiamolo. Ricordarsi di quelle vittime serve a mantenere memoria delle loro esistenze e del perché esse vennero troncate. E la memoria di questo passato serve ad aiutarci a costruire un futuro di pace”.

In questa stessa direzione si inserisce l’incontro del 29 gennaio, sempre online, delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado di Servigliano con lo scrittore Marco Cavallarin, autore del libro “La famiglia di Piazza Stamira” (ed. Affinità Elettive). Un testo che ricostruisce la storia della famiglia anconetana Sacerdoti,  sopravvissuta alla persecuzione nazi-fascista e alle leggi razziali, attraverso la documentazione diretta, epistolare e fotografica, della famiglia stessa. Il libro sarà presentato anche il 28 gennaio alle 21.30 in un evento online sulla nostra pagina Facebook, a cui parteciperà l’autore. Tempo permettendo, domenica 30 ci sarà il consueto Open Day (10 – 12 | 15 -17) dedicato a tutti coloro che ancora non conoscono la storia del Campo di Servigliano. Per partecipare alle visite è necessario prenotarsi ed essere in possesso del Green Pass Rafforzato. Le prenotazioni possono essere fatte tramite email o WhatsApp al numero 3804759654. 

Un particolare ringraziamento va all’amministrazione comunale di Servigliano e alla Fondazione Carisap, entrambe sempre molto sensibili alle nostre attività. 

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