L’ex campo di prigionia di Servigliano è Monumento Nazionale.

Il 2 marzo 2022 è una data che riconsegna l’ex campo di prigionia di Servigliano alla storia di questa nazione: grazie alla legge (legge 9 marzo 2022 n. 20) fortemente voluta dal senatore Francesco Verducci, a firma anche della senatrice a vita Liliana Segre, l’area del campo è divenuta Monumento Nazionale.

È un riconoscimento di notevole importanza per questo luogo che finalmente vede legittimato non soltanto il suo importante ruolo nella storia del Novecento, ma gli permette di averne uno altrettanto significativo nel futuro. Nulla di questo sarebbe potuto accadere, però, se una sera di venti anni fa i soci fondatori de La Casa della Memoria, intuendo le potenzialità didattiche della storia del campo, non si fossero riuniti per iniziare da zero tutta la ricerca storica, non ancora conclusa, che oggi vi raccontiamo e custodiamo.
Non possiamo non ringraziare, quindi, tutti i compagni di viaggio che in questi anni, in modo del tutto volontario, si sono impegnati nelle nostre attività, su tutti Lina Cinque e Filippo Ieranò.
Se non ci fossero i nostri associati, che ci sostengono, ed i volontari che si spendono in prima persona per tenere viva la memoria e la storia del campo, con rigore storico-scientifico e con un occhio sempre rivolto alle nuove generazioni e all’educazione alla pace, forse oggi questa narrazione avrebbe meno impatto.

Questo riconoscimento non è un punto di arrivo, ma è una nuova partenza. Da oggi l’azione della nostra associazione cercherà di essere ancora più incisiva e vigorosa nel rispetto che la legittimazione di Monumento Nazionale ci impone, augurandoci di trovare collaborazione nelle istituzioni di tutti i livelli e con l’obiettivo ambizioso di fare dell’ex campo di prigionia di Servigliano un vero punto di riferimento per la comprensione della storia e della contemporaneità: un testimone del Novecento che è e resterà un unicum nelle Marche e in Italia.